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“La natura non è un posto da visitare. E’ casa nostra” G. Snyder
Spesso si tende a banalizzare la concezione dello spazio esterno di una villa declassandolo a mera delimitazione perimetrale dei confini urbanistici di un lotto esistente, un “qualcosa” posto al di fuori dell’ habitat domestico, in realtà il verde è sinonimo di libertà oltre che metronomo della nostra vita grazie al naturale susseguirsi delle stagioni, è giusto quindi che gli venga dato l’importanza che merita. Elemento cardine nella progettazione è stata la scelta di lasciare protagonista la natura, mantenendo strettamente connessi gli spazi esterni con quelli interni e facendo diventare la veranda elemento di unione tra i due mondi; da qui la scelta di una continuità materica tra interno ed esterno, in modo tale che l’occhio venga catturato non da un cambio di materiale o di stile ma esclusivamente dalla natura di cui è possibile godere dalle ampie vetrate che restano l’unico flebile filtro tra l’osservatore ed il mondo. Per questo si ritrovano, come negli interni, grandi lastre di gres effetto marmo dalle venature melange e rivestimenti dai toni lignei per le pavimentazioni che diventano poi camminamento perimetrale della piscina realizzata ex-novo. Il concetto di focolare domestico è enfatizzato dal camino bifacciale posto tra la veranda e la zona living interna e fruibile da ambo i lati, proprio a sottolineare come il dialogo tra interno ed esterno sia continuo e costante, il tutto poi contrastato con l’utilizzo di arredi minimal dai richiami country e luci a sospensione di stampo industrial che conferiscono all’ambiente un’eleganza fuori dal tempo.